Cerchi qualcuno?

RIFLESSIONI

Domenica 16 ottobre 2022 - Dedicazione del Duomo di Milano


“Cosa cercate?”. Alla domanda di Gesù risponde William Blake: “Ho cercato la mia anima e non l’ho trovata. Ho cercato Dio e non l’ho trovato. Ho cercato un fratello e li ho trovati tutti e tre”. Tu, Dio, io. 
Dio non lo vedi, ma lo scopri dentro un “noi”: nelle relazioni che vivi e nell’amore che doni. Se cercando qualcosa cogli un tu, cambia la prospettiva e cambi te stesso. 
Si passa dal qualcosa al qualcuno se c'è una dimensione di intimità: familiarità “di casa”, dialogo e confronto, fidarsi e affidarsi. È il salto dall’io al tu, per un noi. Se non ci viene riconosciuto un merito e detto un grazie, ci restiamo male e ce la prendiamo col mondo; poi però non rendiamo grazie a nostra volta; non pensiamo mai di essere graziati e di diventare graziosi. 
Dobbiamo cambiare: dalle “sensazioni” alla “sensibilità”. Questa apre al noi, le altre chiudono nell’io azionando carineria solo se e quando ci è utile. Le sensazioni sono il metro dell’istinto, col mio io al centro. La sensibilità è il termometro dell’amore: vivo un tu in un noi.
Siamo iper-sensibili per le nostre sensazioni, ma lo siamo scarsamente verso gli altri. Andiamo a senso unico, per quel che ci conviene, da autoreferenziali; infatti abbiamo da dire un po' di tutto e di tutti. 
La sensibilità invece porta ad essere ricettivi, elastici, flessibili, duttili a ogni perturbazione: è l’intelligenza emotiva propria non di chi “pretende”, ma di chi si “protende“ immedesimandosi per capire i malintesi prima che degenerino o sciogliendo nodi e fatiche con note di ironica leggerezza. 
Chi è cristiano, cioè è “di casa” con Gesù, smarca tutti con la sua proposta: “Venite e vedete!”. Si va dalle parole ai fatti. 
DA: io cosa ci perdo? O cosa ci guadagno? A: guarda cosa ho fatto per noi! 
La gioia come l’amore e la fede va condivisa. Si vede, senza bisogno di dirlo. Anzi, diventa contagiosa: “Abbiamo trovato!”. Tutto prende una luce diversa, anche ciò che sembra da nulla”.
Passare dal cercare qualcosa al trovare qualcuno, dall’io al tu, dalle sensazioni alla sensibilità, dalle parole ai fatti, è accorgersi che Dio passa dentro l’orizzonte del noi, nella normalità delle relazioni vissute con intensità e qualità. 
La vita ti porta in luoghi inaspettati, l’amore ti riporta a casa: puoi aver viaggiato in tutto il mondo, eppure appena rientri a casa tua, ne respiri l’aria. E capisci che la felicità è quando sai di essere al sicuro, anche se ti senti a pezzi, perché quello che cerchi non è qualcosa, ma è qualcuno “di casa”.

 

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